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lunedì 2 luglio 2012

Sogliole sul limone ... il Lago Maggiore e.... evviva l'Estate.



Da quando mio figlio ha cominciato a frequentare le elementari, la fine della scuola mi fa fare sempre un *salto indietro* nei ricordi.
Sono passati tantissimi anni da quel giorno magico in cui gli impegni finivano e con la mamma si partiva per il Lago Maggiore dove tre mesi di vacanza non ce li toglieva nessuno.






Una ridda di immagini si materializzano dietro le mie ciglia.
Una casa in affitto a San Carlo d'Arona, con le finestre affacciate al lago, di fronte alla rocca di Angera...
Un albero centenario che ci riparava dal sole...
Un giardino pieno di segreti, angoli freschi, animali, giochi... amici.
Tre mesi da passare a sporcarsi con la terra, ad inseguirsi in bicicletta, a giocare a chi salta più alto dall'altalena in *volo*.
Le cadute e le ginocchia sbucciate. I pianti per le liti tra bimbi.
I fratelli che *rompevano* e noi sorelle ...pure!
La caccia alle lucertole per poi lasciarle scappare nel prato.
La caccia alle libellule ed alle farfalle, fate lievi che volavano come i nostri sogni.
Le api del *Sciur Pierino* che davano un miele dolce e denso, tenute lontane dagli affumicatoi per ritirare il loro prezioso nettare.
Le corse sotto i temporali estivi per sentirti bagnare l'anima... e le sculacciate della mamma che ti aveva urlato : non bagnarti che prendi un malanno!
I ghiaccioli della *Signora Carla* il bar appena fuori dal viale di casa.
Le sere chiaccherate fino a tardi sul cortile di pietra ancora caldo di sole, con l'odore degli zampironi per tener lontane le zanzare.
Le mamme che parlano sedute a cerchio, mentre sferruzzano golfini per noi nei caldi pomeriggi afosi.
Le bambine con i ferri da calza in mano, a far vestiti alle bambole, a giocare a far le mamme.
I maschi a correre come pazzi in bici, sulla ghiaia fine che circondava la casa *vecchia*, a frenar a due centimetri dalla *Sciura Eugenia*, novantenne di fibra forte che resistette anni a questi spaventi.






Poi i pranzi in cucina con la finestra aperta, con la carta moschicida appesa fuori, con il papà che arrivava il venerdì sera e ripartiva la domenica.

Ora guardo mio figlio crescere con l'assillo di *cosa fare quando chiude la scuola* driblando proposte di studio lingue, corsi di nuoto (da lui odiato), gruppi studio...
C'è l'Oratorio estivo, primo anno in assoluto, dove il primo giorno mi ha chiesto, mentre lo accompagnavo: ma non porto da scrivere?
All'uscita mi è corso incontro sporco e felice: Mamma ho giocato tutto il giorno!!!

Mi si è stretto il cuore... e mi sono pure sentita in colpa per tutte le ore di svago che delego ad altri, nell'intento di mantenere un posto di lavoro che ci consenta di vivere sereni in questi tempi bui.

Se i sogni si potessero avverare vorrei tornare con mio figlio a tutte le ore trascorse serena in campagna ... con la mia mamma e mio fratello... aspettando papà.

Per ora posso solo regalargli una ricetta che la mamma faceva per noi l'estate e che sa di *ferie* nella mia memoria.

SOGLIOLE SUL LIMONE :-)



Dosi per 3 persone:
9 filetti di sogliola medi
3 limoni non trattati
2/3 cucchiai di farina
2 cucchiai di burro (io chiarificato)
sale, pepe.
una manciata di prezzemolo fresco.

Scaldare in padella il burro chiarificato. Infarinare i filetti di sogliola, scuotere la farina in eccesso. Tagliare 2 limoni a fettine abbastanza sottili (4 mm ?) e adagiarle nella padella coprendo completamente il fondo.



Adagiare i filetti di sogliola sulle fette di limone.
Spremere il terzo limone e utilizzare il succo per bagnare i filetti.
Salare, pepare (se piace) e coprire con un coperchio. Abbassare la fiamma al minimo e far cuocere per 5/10 minuti coperti (10 minuti se i filetti sono grossi).
Scoprire la padella, alzare la fiamma e far terminare la cottura restringendo il sughetto.
Il limone sotto le sogliole prenderà un colore ambrato, quasi caramellato.
Servire con il limone a fette cospargendo di prezzemolo tritato fresco i filetti.
Per contorno si accompagna bene un'insalatina di finocchi, arance e olive taggiasche.

15 commenti:

  1. I miei ricordi profumano di mare di sole di pini, ma non si discostano molto dai tuoi....anch'io mi son sentita in colpa per anni ma se non lavoro io come si campa??? Un abbraccio bella tusa!!

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    1. Il senso di colpa per quando i figli sono lontani, credo sia nel DNA di tutte le mamme.
      Poi, confesso, sono gelosa di ogni minuto che passo lontana da lui!!!! Chissà che suocera rompico....ni diventerò!! (questa è l'affermazione preferita del Martirio!)
      Buona giornata Sciura!
      Nora

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    2. cIAO!aNCHE TU HAI RICORDI MERAVIGLIOSI,COME ME.SOLO CHE IO PASSAVO LE VACANZE IN VALCUVIA(ALTRA SPONDA DEL LAGO)AL DI LA' DELLA ROCCA D'ANGERA.POI SIAMO STATI PARECCHIO A STRESA.RECENTEMENTE SON TORNATA A ARONA,MA NON MI E' PIACIUTA,PURTROPPO.MA MI SONO LIMITATA AL LUNGOLAGO.MI HA ATTIRATO LA PRESENZA DI TANTE ROMENE E IL FATTO CHE INEVITABILMENTE CERTI LUOGHI SONO CAMBIATI.INVECE IL PANIFICIO IN FONDO A ARONA VERSO LA PROVINCIALE,QUELLO DOVE PRENDEVAMO LE PIZZETTE,C'E' ANCORA E FA SEMPRE LE PIZZETTE!PURTROPPO I MIEI GENITORI,INVECE,NON CI SONO PIU'.

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    3. Anch'io sono tornata ad Arona ed ho avuto 2 cocenti delusioni.
      La prima sulla cittadina che è cambiata tanto anche se il corso ha sempre il suo fresco fascino nelle giornate afose d'estate.
      La seconda a San Carlo, quando sono stata davanti all'entrata del *nostro* viale, dove prima s'intravvedeva la vecchia casa e la pianta secolare... non c'è più nulla... tutto ricostruito ... mi venne da piangere.
      Preferisco ritrovare i ricordi tra le foto.
      Buona giornata.
      Nora

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    1. Naaaa.... sono solo ricordi, parlano di giorni senza pensieri, felici, *lievi*....
      Aiutano a sopportare queste calure, il lavoro, la lontananza dai figli.
      Buona giornata!!!
      Nora

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  3. i tempi sono cambiati, ma non sempre i bimbi di adesso si divertono meno dei bimbi di prima. Le sogliole mi danno una fantastica idea di freschezza, che meraviglia.

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    1. Lo so Chiara, ma debbo confessare che sono gelosa dei minuti che mio figlio trascorre lontano da me.... Sono convinta che sappia divertirsi, ha un carattere solare, sta bene con tutti e ciò è un bene. Sono solo io che mi faccio tante menate e ... mi mancaaaaaaa.
      Le sogliole son fresche, e il limone che io adoro, le rende goduriose. Di solito finiamo a litigarci le fette di limone che avanzano io e Arc.
      Buona giornata
      Nora

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    2. è che ci sembra, almeno a me sembrava, che si dovessero divertire solo con noi... :)

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  4. Ma tu guarda le coincidenze :-) Trovo che soiano posti molto rilassanti e piacevoli per una vacanza a contatto con la natura. E poi quando ai luoghi si collegano ricordi d'infanzia/adolescenza, hanno sempre un sapore migliore.
    Fabio

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    1. Sembra che oggi ci si sia accordati tutti per pubblicare immagini, ricordi, tutto ciò che fa *vacanza* e aria di fresco e quiete.
      I ricordi, poi , sono parte di noi, di come siamo stati e di come siamo oggi.
      Grazie del commento... e che belle le tue foto!!!!!!
      Nora

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  5. Che bel post, pieno di ricordi e dolce positiva nostalgia! Il mio papà ci raggiungeva in campagna il sabato pomeriggio (allora il sabato mattina si lavorava ancora!) e non c'erano tante autostrade in giro per l'Italia nei primi anni '60! Il tempo scorreva così, come descrivi bene tu: arrampicarsi sugli alberi, raccogliere il fieno con i figli dei contadini del luogo, costruire pentolini di fango e capanne nel bosco... stavamo fuori tutto il giorno, abbronzate e felici: spensierate! Buona la tua sogliola, che ha il profumo dolce del ricordo!

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    1. I ricordi sono quello che ci fa essere le persone che siamo. La generazione degli anni 60 è stata così fortuntata da poter godere di vacanze lunghissime in compagnia delle mamme. Il bello è che, a guardar bene, tutti quanti siamo *venuti grandi* tra giochi semplici, che stimolavano il corpo e la mente, la fantasia. Ora i giochi dei nostri figli tendono ad impigrirli sia come fisico che come fantasia. Sono quindi contenta quando mio figlio parte con i nonni al campeggio dove NON gli è concesso di vedere i cartoni, gioca con il NINTENDO solo 1 ora al giorno e, per il resto inventa avventure con i suoi amichetti.
      Per le sogliole non faccio testo, a me piacciono tanto ma *gioco in casa* per i ricordi felici che mi suggeriscono!
      Buona giornata Patrizia,
      Nora

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  6. Ecco l'acqua dolce nelle vene...non avevo visto il tuo post e mi rendo conto di come certi ricordi siano comuni per le "ragazze" della nostra generazione. Estati al lago anche tu nella tua infanzia. Che ricordi meravigliosi ed unici. Meno male che esiste il Blog a farceli scivolare fuori dolcemente. Ti mando un bel bacione, Pat

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    1. Tu con le albicocche, io con le sogliole e le mele (questa è tutta un'altra storia...) e le affinità si manifestano!
      Tu sul Garda, io sul Maggiore... sempre donne di Lago siamo!
      Buona serata mitica Patty!
      Nora

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